Itinerario del Salento

Itinerario del Salento

Il versante adriatico della penisola salentina offre al visitatore nuovi panorami e lo induce a pensare sulla bellissima varietà paesaggistica presente in un territorio non eccessivamente esteso.
La zona che si estende verso Squinzano tutto intorno è ricca di suggestive costruzioni risalenti a epoche diverse. L'Abazia di Santa Maria delle Cerrate, sulla strada tra Torre Rinalda e Squinzano, a circa 3 km sulla destra, è la rappresentante più illustre della zona appena descritta. Essa fu edificata sull'asse viaria di epoca romana, via Traiano-Calabra, che da Brindisi portava ad Otranto, passando per Lecce; il suo nome deriva dalla vegetazione predominate in quel periodo nella zona, e cioè la quercia Cerro. La Basilica è anche un esempio importante dell'organizzazione dello spazio rurale intorno ad un insediamento religioso. Il complesso architettonico è composto da una grande abitazione, in passato destinata ai monaci ed ora museo delle arti e delle tradizioni salentine, da una chiesa romanico-bizantina (XI secolo), da un pozzo centrale finemente lavorato in pietra leccese (XVI secolo) e da un trappeto ipogeo (frantoio) situato sotto l'atrio dell'unico ingresso.
Fatta la doverosa visita a questo importante sito storico ci possiamo dirigere alla volta di San Cataldo richiamo estivo dei leccesi, già insediamento romano; infatti, a circa 500 metri nel mare vi sono i ruderi di una costruzione romana detta Chiesa sommersa. Muovendoci verso sud incontriamo un'importantissima Oasi naturale Le Cesine, dal 1971 zona umida di valore internazionale. Qui, durante il loro percorso migratorio, fanno sosta moltissime specie di uccelli ed ci si imbatte spesso in una splendida vegetazione a volte anche rara (quercia spinosa, ipomea sagittata e numerose orchidee). In questa riserva sono compresi laghi, paludi e boschi opportunamente protetti dal WWF. La visita completa all'oasi naturale richiede da una a tre ore a piedi e segue dei percorsi facili tracciati dallo stesso WWF.
Percorrendo la statale costiera 611 riusciamo ad apprezzare molte delle piccole marine prossime al mare. Dalle Cesine arriviamo a
San Foca marina di Melendugno. Borgo di pescatori, San Foca ha riscoperto negli ultimi la sua propensione turistica; visitata la Torre d'Avvistamento e la vicina Cappella Seicentesca (dedicata ai SS. Foca, Pietro e Andrea, con all'interno i relativi affreschi) possiamo farci indicare la Grotta dell'Amore per poi proseguire il nostro tour. Torre Dell’orso sarà la prossima località costiera. Di quest'ultima si nota subito lo scoglio Le Due Sorelle e la folta pineta seguita da un'ampia spiaggia.
Constatando l'erosione costiera della roccia il nostro occhio ammira le stupende sculture naturali a picco sul mare o, tante volte, ormai del mare stesso come nel caso di Torre dell'Orso che preannuncia l'arrivo a Otranto.
Otranto rappresenta una delle poche località che davvero testimoniano il Salento per tutto il mondo. Il suo territorio vale senz'altro una sosta di qualche ora ai vicini Laghi Alimini punto di convergenza anche di molto turismo locale. Il Lago Alimini Grande e il Lago Fontanelle costituiscono la riserva faunistico-venatoria; su tutto il loro territorio - lungo circa 12 km e visitabile a piedi in 4 ore - è composto da zone rocciose digradanti e da rari esemplari di vegetazione mediterranea: erica pugliese (specie arbustiva esclusiva, in Italia, delle coste salentine, e distribuita ad Oriente nell'ex Jugoslavia, Albania, Grecia fino alla Turchia), orchidea di palude (Orchis palustris), la castagna d'acqua (Trapa natans) in Italia quasi del tutto estinta, l'erba vescica (Utricularia vulgaris).

 

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